mercoledì 17 aprile 2013

Efficienza energetica, ambiente e procedure semplificate: le raccomandazioni dei Saggi.

FONTE: www.casaeclima.com

Opzione zero per i regimi autorizzatori non necessari, rendere permanente la detrazione 55%, rivedere la normativa sul consumo di suolo: sono solo alcuni dei suggerimenti – o meglio delle possibili linee di una futura azione di governo in campo ambientale – presentati nella “Agenda possibile”, la Relazione finale elaborata dal “Gruppo di lavoro in materia economico-sociale ed europea”, istituito a fine marzo dal Capo dello Stato e composto da Filippo Bubbico, Giancarlo Giorgetti, Enrico Giovannini, Enzo Moavero Milanesi, Giovanni Pitruzzella e Salvatore Rossi. Nel documento i Saggi evidenziano anzitutto che l'adeguamento ai parametri europei di protezione dell'ambiente rappresenta un importante fattore di crescita, di modernizzazione e di benessere collettivo. L'Italia risulta fortemente deficitaria per quanto riguarda il rispetto delle regole Ue in materia ambientale e negli ultimi anni sono state contestate al nostro Paese numerose infrazioni, con forte probabilità di ingenti sanzioni. “Al fine di uno spedito adempimento – si legge nella relazione dei saggi - andrebbe concordato con la Commissione europea un apposito Piano, anche in maniera innovativa, ove possibile, ad esempio negoziando un calendario e modalità di attuazione e finanziamento che permettano di fruire di risorse del bilancio UE e nazionali. Per queste ultime, si potrebbe invocare la già richiamata flessibilità in materia di investimenti pubblici produttivi per il periodo necessario all’attuazione del piano. L’iniziativa potrebbe anche figurare nei cosiddetti 'accordi contrattuali' e avvalersi delle ipotizzate misure di accompagnamento. Da un adeguamento e dalle opere connesse discenderebbero benefici immediati in termini di domanda e di occupazione, oltre che di chiusura delle procedure di infrazione pendenti, per non parlare del vantaggio per la salute dei cittadini e dell’ambiente nel suo insieme e della complessiva modernizzazione del Paese.”
La crucialità che il settore energetico riveste per lo sviluppo del Paese viene bene evidenziata nel documento presentato dal Gruppo di lavoro al Capo dello Stato e ai partiti. “Tra le varie priorità – si legge - c’è quella di ridurre i costi dell’energia, in un contesto di salvaguardia ambientale. Il mercato elettrico è un mercato liberalizzato, ma nel settore della vendita al dettaglio esiste ancora un grado di concorrenza modesto. I nuovi operatori nel mercato libero si contendono meno del 6 per cento del mercato. Occorre, quindi, perseguire interventi di forte impatto, finalizzati allo sviluppo del mercato libero retail. Ad esempio, dovrebbe essere definita per via normativa la data oltre la quale uscire definitivamente dal regime di maggior tutela ed affidare alla sole forze di mercato il sistema delle offerte di vendita al dettaglio”.
Una parte molto importante del documento predisposto dai saggi – intitolata “Migliorare l'ambiente, aumentare l'efficienza energetica” è dedicata ai temi della tutela dell'ambiente e del territorio e all'uso efficiente dell'energia.
Nella Relazione viene ricordato anzitutto che “L’ambiente non è solo qualcosa da proteggere. Va migliorato continuamente. In questo modo non solo si eleva la qualità della vita dei cittadini, ma si rafforzano le opportunità di far crescere l’Italia sul piano economico e sociale, rendendolo un Paese attraente nel panorama mondiale, dove vivere bene e di cui apprezzare i prodotti e i servizi. Per questo, si deve puntare a realizzare le possibilità offerte dalla cosiddetta green economy e assicurare la messa in sicurezza e la tutela del territorio e del paesaggio.”

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